La Sicilia vanta una storia incredibilmente ricca, costituita da popoli che si sono susseguiti nel corso dei millenni, finendo per scolpire il territorio in cui hanno vissuto. Tra i borghi medievali della Sicilia settentrionale, Castelbuono è senz’altro uno dei più affascinanti.
Castelbuono sorge a circa 45 minuti in auto da Campofelice di Roccella e si trova ai piedi del Monte Milocco, all’interno del Parco delle Madonie. La sua storia risale al Medioevo, quando la nobile famiglia dei Ventimiglia fece costruire un castello che potesse racchiudere la loro corte, intorno al quale si è poi sviluppato un centro abitato. Il Castello divenne così la loro dimora ufficiale, oltre che un centro culturale che presto incominciò ad attrarre visitatori, artisti e devoti da ogni dove. Ad attirarli, non solo il vivace clima culturale della corte, ma anche la presenza del Sacro Teschio di Sant’Anna, custodito sull’altare maggiore della Cappella Palatina di S. Anna. Realizzata su commissione dei Ventimiglia nel 1600, la Cappella sfoggia decorazioni in stucco su fondo dorato, di angeli e allegorie religiose.
Oggi, tra i luoghi da visitare a Castelbuono, vi è anche il Museo Civico. Qui, è possibile ammirare i manufatti realizzati in onore del culto di Sant’Anna, l’evoluzione storico-architettonica del tessuto urbano del paese, una pinacoteca permanente inerente all’età moderna e le varie mostre che si susseguono durante tutto l’anno. Ma uno dei motivi che oggi spingono i turisti di tutto il mondo a trascorrere un fine settimana a Castelbuono, è la presenza annuale di Ypsigrock, il festival di musica indie-alternative rock che attira tantissimi giovani da tutta Italia alla ricerca dell’emozione della musica dal vivo.
Non bisogna però dimenticare l’offerta gastronomica del luogo. Chi sceglie di visitare Castelbuono, nel frattempo, può interrompere il tour per gustare la cucina tipica. I piatti tipici di Castelbuono, come quelli di molte altre zone della Sicilia e del sud Italia, rappresentano la massima espressione della dieta mediterranea. La qualità degli ingredienti e i profumi speziati la fanno da padrone, gli oli, le mandorle, l’uva passa, il limone, il pistacchio, il prezzemolo e tanti altri ingredienti conferiscono ai piatti della tradizione un sapore inconfondibile.